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La mia prima edizione:
Confessioni / Agostino ; introduzione, traduzione, note e commenti di Roberta De Monticelli - Milano : Garzanti, 1990 - LXXXIII, 755 p. : 1 ritr. ; 19 cm [Testo orig. a fronte]
sempre pregevolissima.
La mia edizione preferita:
Soliloqui e Confessioni / di sant'Agostino ; a cura di Aldo Moda - Torino : Unione tipografico-editrice torinese, 1997 - 769 p., 6 c. di tav. : ill. ; 24 cm [Tit. orig.: Soliloquia, Confessiones.]
Quella con il commento più ricco:
Confessioni / sant'Agostino ; testo criticamente riveduto e apparati scritturistici a cura di Manlio Simonetti ; traduzione di Gioacchino Chiarini - Roma : Fondazione Lorenzo Valla ; Milano : A. Mondadori ; poi Milano : Fondazione Lorenzo Valla : A. Mondadori - 5 vv. ; 21 cm.
Citazioni del Salmo 119. Ho consultato l'indice dell'edizione Lorenzo Valla, che però mi sembra essere alquanto impreciso:
Verso | Luogo | Citazione |
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17-18 | ||
18 | ||
22 | VII, 9.15 | |
- | X, 43, 35 | Lungi da me le calunnie dei superbi: questo fu il prezzo del mio riscatto; e a questo io penso e me ne faccio cibo e bevanda e lo distribuisco; da quel povero che sono, desidero saziarmi di lui, insieme con quanti se ne nutrono e se ne saziano. Loderanno il Signore coloro che lo cercano. |
34 | ||
- | ||
- | ||
37 | VII, 14, 20 | Quando però, a mia insaputa, prendesti il mio capo tra le tue braccia e chiudesti i miei occhi per togliere loro la vista delle cose vane, mi ritrassi un poco da me e la mia follia si assopì. Mi risvegliai in te e ti vidi: infinito sì, ma in altra maniera, di una visione non prodotta dalla carne. |
38 | IX, 8, 17 | La educò nel tuo timore la verga del tuo Cristo, la guida del tuo unico Figlio, in una casa di credenti, membro sano della tua chiesa. |
70 | IX, 2, 2 | Non volevo che i fanciulli cercassero, anziché la tua legge e la tua pace, i deliri menzogneri e le battaglie forensi, comprando dalla mia bocca le armi della loro pazzia. |
73 | ||
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- | ||
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81 | ||
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85 | ||
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101 | ||
103 | IX, 4, 11 | Leggevo e m'infervoravo; ma non sapevo che cosa fare per quei morti sordi, al cui novero ero appartenuto anch'io, pestifero, aspro e cieco nel latrare contro le tue Scritture, che distillano un miele celeste, tutte risplendenti della tua luce. E mi consumavo pensando ai nemici dei tuoi libri santi. |
105 | IX, 4, 11 | Leggevo e m'infervoravo; ma non sapevo che cosa fare per quei morti sordi, al cui novero ero appartenuto anch'io, pestifero, aspro e cieco nel latrare contro le tue Scritture, che distillano un miele celeste, tutte risplendenti della tua luce. E mi consumavo pensando ai nemici dei tuoi libri santi. |
- | XIII, 14, 15 | La sua Parola è lucerna che rischiara i tuoi passi. |
108 | IX, 13, 36 | Credo che tu abbia già fatto quanto ti chiedo. Approva però ugualmente l'offerta volontaria della mia bocca. |
137 | ||
138 | ||
142 | ||
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144 | ||
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145 | ||
155 | V, 13, 24 | Ma lontana è la salvezza dai peccatori; e tale io ero allora; però m'avvicinavo ad essa sensibilmente, seppure senza accorgermi. |
175 | ||
176 | ||
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